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lunedì 22 agosto 2011

MANOVRA BIS: CENTRELLA (UGL), OK CONFRONTO MA PENSIONI NON SI TOCCANO

di: Asca Pubblicato il 22 agosto 2011  - Ora 14:44

Roma, 22 ago - ''Siamo pronti al confronto su un eventuale aumento dell'Iva e sul condono fiscale, ma le pensioni e il Tfr non devono essere toccati cosi' come occorre attuare tagli piu' consistenti ai costi della politica''. Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, spiegando come ''siamo pienamente consapevoli del fatto che l'attuale situazione di crisi impone uno sforzo comune e sacrifici per tutti, ma non si possono scaricare i costi della manovra sempre e soltanto sui ceti medio-bassi, su lavoratori e pensionati. Occorre invece, in un'ottica di coesione sociale, che chi possiede di piu' contribuisca di piu'''. ''Siamo disponibili - prosegue il sindacalista - a valutare l'aumento di un punto percentuale dell'imposta sul valore aggiunto, e di due punti sui beni di lusso, che implicherebbe un costo sostenibile per i cittadini, cosi' come non siamo contrari ad un nuovo condono fiscale purche' sia l'ultimo e siano rafforzate le pene e le sanzioni per tutti i contribuenti che continueranno ad evadere nonostante l'eventuale attuazione di questa misura. A fronte di cio' - continua - chiediamo che le pensioni e il Tfr non siano utilizzati per ''fare cassa', ma piuttosto si avvii un confronto serio su come assicurare alle nuove generazioni un equo trattamento pensionistico''. ''Inoltre - aggiunge -, bisogna fare di piu' sul fronte dei costi della politica, iniziando immediatamente a tagliare in modo deciso consulenze, spese, enti che non offrono alcun servizio al cittadino ma sono solo il frutto di logiche clientelari''. Per Centrella ''oggi piu' che mai tutte le forze istituzionali e sociali, a partire dai sindacati, dovrebbero essere unite per trovare soluzioni condivise e responsabili, come hanno evidenziato nei giorni scorsi anche il Presidente della Repubblica e la Chiesa. Per questo, divisioni ideologiche o iniziative come lo sciopero generale non servono, anzi rischiano di dare un'immagine distorta e poco comprensibile del nostro Paese''.

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